Piano Strategico della PAC 2023-2027

Con Decisione C (2022) 8645 final del 2 dicembre 2022 la Commissione ha approvato il Piano Strategico della PAC (PSP) per la programmazione 2023-2027. L’approvazione del PSP arriva alla fine di un lungo processo di negoziazione e confronto con la stessa Commissione europea che si è avviato a seguito della notifica della prima proposta di strategia risalente al dicembre dello scorso anno. A differenza delle passate Programmazioni nel nuovo quadro di attuazione della PAC 2023-2027, il PSP rappresenta un enorme elemento di novità in quanto, tutti gli strumenti finanziabili attraverso i due principali Fondi europei che interessano il settore primario, il FEAGA e il FEASR, rientrano in un unico documento di programmazione comune a livello nazionale, delineando una strategia nazionale per il settore agricolo, agroalimentare e forestale. La definizione del Piano ha comportato un elevato livello di complessità, motivato dalla sfida di tenere insieme i diversi strumenti di policy che dovranno garantire lo sviluppo sostenibile di sistemi agricoli e aree rurali ampiamente differenziati. In questo quadro, il PSP prevede al suo interno tutti gli elementi principali per la sua attuazione a livello regionale. La programmazione degli interventi è avvenuta, infatti, di concerto con le Regioni e Province autonome e tutti gli interventi prevedono, ove necessario, gli elementi puntuali che li caratterizzano a livello regionale. La storica regionalizzazione della politica di sviluppo rurale in Italia, che continuerà ad esistere nel quadro di una governance aggiornata, ha reso necessario un intenso lavoro di coordinamento fra organi centrali e periferici per l’identificazione delle modalità e degli strumenti più appropriati per sostenere la transizione ecologica del settore, mantenendo al tempo stesso un livello di competitività adeguato alle sfide globali. Il PSP rappresenta una strategia ambiziosa rispetto a diversi obiettivi di competitività, sostenibilità ambientale, equilibrio territoriale e qualità degli alimenti, ponendosi in stretta sinergia con altre politiche non strettamente agricole che ne rafforzano, tuttavia, la portata e l’efficacia: dal PNRR alle politiche di coesione. Il PSP prevede nel complesso 173 interventi, compresi quelli attivati nell’ambito degli interventi settoriali, e una dotazione finanziaria di quasi 37 miliardi di euro complessivi per il periodo 2023-2027; si tratta di una dotazione di risorse importante per il nostro Paese, che può essere schematizzata attraverso l’articolazione per principali tipologie di intervento come indicato nella seguente tabella.

 

 

173

INTERVENTI

€ 37

MILIARDI

 

  Spesa pubblica totale e quota comunitaria per tipologia di intervento (2023-2027) (Meuro)

 

FEAGA/FEASR Spesa nazionale Totale Spesa pubblica
Pagamenti diretti (BISS, CRISS e CIS-YF) 10.564,5 0,0 10.564,5
Ecoschemi 4.401,9 0,0 4.401,9
Aiuti accoppiati 2.641,1 0,0 2.641,1
Aiuti settoriali * 3.199,8 58,6 3.258,4
Sviluppo rurale 7.220,1 8.791,6 16.011,7
Totale spesa 28.027,5 8.850,2 36.877,7
* La dotazione include le risorse non-pre-allocate per il settore ortofrutticolo stimate pari a circa 1,5 miliardi di euro per il periodo 2023-2027 Fonte: elaborazioni su dati Masaf

 

Importante, ovviamente, per la componente sviluppo rurale è la distribuzione regionale delle risorse, che segue l’Intesa raggiunta dalla Conferenza Permanente Stato-Regioni nel mese di giugno 2022 e che, come per la programmazione 2014-2022, ha previsto anche una quota di risorse assegnata a livello nazionale per l’attuazione degli interventi per la Gestione del rischio e per la Rete Nazionale della PAC. Nella quota di risorse destinate allo sviluppo rurale sono confluiti anche i trasferimenti che l’Italia ha deciso di effettuare dal FEAGA al FEASR a valere sulla componente degli aiuti diretti negli anni 2023-2026, per sostenere il settore biologico (90 milioni di euro/anno) e per favorire la politica di ricambio generazionale (36 milioni di euro/anno). Altrettanto importante è osservare l’aumento del cofinanziamento nazionale, che si attesta in media a circa il 55% della componente comunitaria, che ha consentito all’Italia di disporre di una quota complessiva media annua di risorse pari a quella della programmazione in corso, anche a fronte della riduzione delle risorse FEASR complessive assegnate all’Italia.

 

Spesa pubblica totale e quota comunitaria per lo Sviluppo Rurale (2023-2027) (Meuro)

 

Regione Spesa Pubblica FEASR
PIEMONTE 756,4 307,9
VALLE D’AOSTA 91,8 37,4
LOMBARDIA 834,5 339,6
TRENTO 199,0 81,0
BOLZANO 271,9 110,6
VENETO 824,6 335,6
FRIULI VENEZIA GIULIA 227,6 92,6
LIGURIA 207,0 84,3
EMILIA ROMAGNA 913,2 371,7
TOSCANA 748,8 304,8
UMBRIA 518,6 220,4
MARCHE 390,9 166,1
LAZIO 602,6 245,2
ABRUZZO 354,3 150,6
MOLISE 157,7 79,6
CAMPANIA 1.149,6 580,6
PUGLIA 1.184,9 598,4
BASILICATA 452,9 228,7
CALABRIA 781,3 394,6
SICILIA 1.474,6 744,7
SARDEGNA 819,5 413,8
NAZIONALI (Gestione del rischio e RRN) 3.050,0 1.332,0
Totale 16.011,7 7.220,1
Fonte: elaborazioni su dati Masaf

 

  download 1 IL PIANO STRATEGICO DELLA PAC (PSP) 2023-2027 PER L’ITALIA
Con Decisione C (2022) 8645 final del 2 dicembre 2022 la Commissione ha approvato il Piano Strategico della PAC (PSP) per la programmazione 2023-2027. L’approvazione del PSP arriva alla fine di un lungo processo di negoziazione e confronto con la stessa Commissione europea che si è avviato a seguito della notifica della prima proposta di strategia risalente al dicembre dello scorso anno. A differenza delle passate Programmazioni nel nuovo quadro di attuazione della PAC 2023-2027, il PSP rappresenta un enorme elemento di novità in quanto, tutti gli strumenti finanziabili attraverso i due principali Fondi europei che interessano il settore primario, il FEAGA e il FEASR, rientrano in un unico documento di programmazione comune a livello nazionale, delineando una strategia nazionale per il settore agricolo, agroalimentare e forestale. La definizione del Piano ha comportato un elevato livello di complessità, motivato dalla sfida di tenere insieme i diversi strumenti di policy che dovranno garantire lo sviluppo sostenibile di sistemi agricoli e aree rurali ampiamente differenziati. In questo quadro, il PSP prevede al suo interno tutti gli elementi principali per la sua attuazione a livello regionale. La programmazione degli interventi è avvenuta, infatti, di concerto con le Regioni e Province autonome e tutti gli interventi prevedono, ove necessario, gli elementi puntuali che li caratterizzano a livello regionale. La storica regionalizzazione della politica di sviluppo rurale in Italia, che continuerà ad esistere nel quadro di una governance aggiornata, ha reso necessario un intenso lavoro di coordinamento fra organi centrali e periferici per l’identificazione delle modalità e degli strumenti più appropriati per sostenere la transizione ecologica del settore, mantenendo al tempo stesso un livello di competitività adeguato alle sfide globali. Il PSP rappresenta una strategia ambiziosa rispetto a diversi obiettivi di competitività, sostenibilità ambientale, equilibrio territoriale e qualità degli alimenti, ponendosi in stretta sinergia con altre politiche non strettamente agricole che ne rafforzano, tuttavia, la portata e l’efficacia: dal PNRR alle politiche di coesione. Il PSP prevede nel complesso 173 interventi, compresi quelli attivati nell’ambito degli interventi settoriali, e una dotazione finanziaria di quasi 37 miliardi di euro complessivi per il periodo 2023-2027; si tratta di una dotazione di risorse importante per il nostro Paese, che può essere schematizzata attraverso l’articolazione per principali tipologie di intervento come indicato nella seguente tabella.

 

173

INTERVENTI

€ 37

MILIARDI

Spesa pubblica totale e quota comunitaria per tipologia di intervento (2023-2027) (Meuro)
FEAGA/FEASR Spesa nazionale Totale Spesa pubblica
Pagamenti diretti (BISS, CRISS e CIS-YF) 10.564,5 0,0 10.564,5
Ecoschemi 4.401,9 0,0 4.401,9
Aiuti accoppiati 2.641,1 0,0 2.641,1
Aiuti settoriali * 3.199,8 58,6 3.258,4
Sviluppo rurale 7.220,1 8.791,6 16.011,7
Totale spesa 28.027,5 8.850,2 36.877,7
* La dotazione include le risorse non-pre-allocate per il settore ortofrutticolo stimate pari a circa 1,5 miliardi di euro per il periodo 2023-2027 Fonte: elaborazioni su dati Masaf
Importante, ovviamente, per la componente sviluppo rurale è la distribuzione regionale delle risorse, che segue l’Intesa raggiunta dalla Conferenza Permanente Stato-Regioni nel mese di giugno 2022 e che, come per la programmazione 2014-2022, ha previsto anche una quota di risorse assegnata a livello nazionale per l’attuazione degli interventi per la Gestione del rischio e per la Rete Nazionale della PAC. Nella quota di risorse destinate allo sviluppo rurale sono confluiti anche i trasferimenti che l’Italia ha deciso di effettuare dal FEAGA al FEASR a valere sulla componente degli aiuti diretti negli anni 2023-2026, per sostenere il settore biologico (90 milioni di euro/anno) e per favorire la politica di ricambio generazionale (36 milioni di euro/anno). Altrettanto importante è osservare l’aumento del cofinanziamento nazionale, che si attesta in media a circa il 55% della componente comunitaria, che ha consentito all’Italia di disporre di una quota complessiva media annua di risorse pari a quella della programmazione in corso, anche a fronte della riduzione delle risorse FEASR complessive assegnate all’Italia.

 

Spesa pubblica totale e quota comunitaria per lo Sviluppo Rurale (2023-2027) (Meuro)
Regione Spesa Pubblica FEASR
PIEMONTE 756,4 307,9
VALLE D’AOSTA 91,8 37,4
LOMBARDIA 834,5 339,6
TRENTO 199,0 81,0
BOLZANO 271,9 110,6
VENETO 824,6 335,6
FRIULI VENEZIA GIULIA 227,6 92,6
LIGURIA 207,0 84,3
EMILIA ROMAGNA 913,2 371,7
TOSCANA 748,8 304,8
UMBRIA 518,6 220,4
MARCHE 390,9 166,1
LAZIO 602,6 245,2
ABRUZZO 354,3 150,6
MOLISE 157,7 79,6
CAMPANIA 1.149,6 580,6
PUGLIA 1.184,9 598,4
BASILICATA 452,9 228,7
CALABRIA 781,3 394,6
SICILIA 1.474,6 744,7
SARDEGNA 819,5 413,8
NAZIONALI (Gestione del rischio e RRN) 3.050,0 1.332,0
Totale 16.011,7 7.220,1

Fonte: elaborazioni su dati Masaf

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